La dama spagnola ed il cavalier romano
Intermezzi in musica
Libretto di Nicolò Serino
Musica di Alessandro Scarlatti
Prima esecuzione: 21 gennaio 1714, Napoli, Teatro San Bartolomeo.
Attori:
PERICCA spagnola, damigella di Sofonisba | mezzosoprano |
VARRONE servo di Scipione | basso |
Libretto – La dama spagnola ed il cavalier romano
Atto primo
Scena nona
Pericca, e poi Varrone
PERICCA
Oh me infelice! e come posso stare
senza la mia padrona?
È stata troppo buona.
Andar sì presto ad affogarsi in mare.
Ed io sola soletta
dove mai troverò, chi mi ricetta?
Per molto, ch’io m’aggiro
in questa parte, e quella,
ancora non rimiro
chi abbia compassion d’una zitella.
Se v’è alcun, che per pietà
voglia far la carità,
me lo dica schietto, schietto;
o che cavi il fazzoletto,
o che raschi, o che saluti,
che così quel, che m’aggiuti
io conoscere potrò.
Ma per quanto intorno io miro,
non ritrovo un, che mi voglia,
e soletta fra la doglia
a penar me ne starò.
VARRONE
Pur alfine t’ ho giunto
per dirti che…
PERICCA
Che forse
è salva la padrona?
VARRONE
Appunto; appunto.
PERICCA
Lodato il ciel, a nuova sì bramata,
io voglio esserti grata.
Prendi.
(gli vuol dare un orloggio)
VARRONE
Eh! non occorre.
PERICCA
Sì, sì.
VARRONE
No ‘l posso torre.
PERICCA
Dico…
VARRONE
No ‘l voglio prendere.
PERICCA
Or ora mi vedrai di sdegno accendere.
VARRONE
Giacché me lo vuoi dare,
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