Alessandro nell’Indie
Dramma per musica
Libretto di Pietro Metastasio
Musica di Leonardo Vinci
Prima esecuzione: 2 gennaio 1730, Roma, Teatro delle Dame.
Personaggi:
ALESSANDRO | soprano |
PORO re di una parte dell’Indie, amante di Cleofide | soprano |
CLEOFIDE regina di un’altra parte dell’Indie, amante di Poro | soprano |
ERISSENA sorella di Poro | soprano |
GANDARTE generale dell’armi di Poro, amante di Erissena | tenore |
TIMAGENE confidente d’Alessandro e nemico occulto del medesimo | contralto |
Libretto – Alessandro nell’Indie
Sire
Giacché l’ambiziosa speranza di partecipare del real patrocinio della maestà vostra, di cui va da gran tempo superbo il teatro delle Dame, è stato lo stimolo maggiore che mi ha persuaso ad abbracciarne la cura, riguardate o sire coll’usata benignità il primo tributo che io vi presento nell’Alessandro il Grande, nome che per consenso di tanti secoli ha sempre avuta gran parte nelle lodi de’ vostri pari; e siccome lo emulate nel resto, gradite ancora al par di lui l’umil dono che vi offerisce chi non altro sospira che la permissione di vantarsi della maestà vostra umilissimo, divotissimo, ossequiosissimo servitore.
Francesco Cavanna
Argomento
La nota generosità usata da Alessandro il Grande verso Poro, re di una parte dell’Indie, a cui più volte vinto e prigioniero rese i regni e la libertà, è l’azione principale del drama. Servono a questo di episodi gli artifici di Cleofide regina di un’altra parte dell’Indie, la quale, benché innamorata di Poro, seppe guadagnare il genio di Alessandro e conservarsi per questo mezzo nel trono.
Comincia la rappresentazione dalla seconda disfatta di Poro.
La scena è su le sponde dell’Idaspe, in una delle quali è il campo di Alessandro e nell’altra la reggia di Cleofide.
Atto primo
Scena prima
Campo di battaglia su le rive dell’Idaspe. Tende e carri rovesciati, soldati dispersi, armi, insegne ed altri avanzi dell’esercito di Poro disfatto da Alessandro.
Terminata la sinfonia s’ode strepito d’armi e d’istromenti militari; nell’alzar della tenda Soldati che fuggono.
Poro, indi Gandarte con spade nude.
PORO
Fermatevi o codardi! Ah con la fuga
mal si compra una vita. A chi ragiono?
Non ha legge il timor. La mia sventura
i più forti avvilisce, io la ravviso.
Le calpestate insegne,
le lacere bandiere,
l’armi disperse, il sangue e tanti e tanti
avanzi dell’insana
licenza militar tolgono il velo
a tutto il mio destino. È dunque in cielo
sì temuto Alessandro
che a suo favor può fare ingiusti i numi?
Ah si mora e si scemi
della spoglia più grande
il trionfo a costui; già visse assai
chi libero morì.
(in atto di uccidersi)
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