Belfagor

Commedia lirica.

Libretto di Claudio Guastalla.
Musica di Ottorino Respighi.

Fonti letterarie: Belfagor, «arcidiavoleria» di Ercole Luigi Morselli.
Prima rappresentazione: 26 aprile 1923, Teatro alla Scala, Milano.

Personaggi:

L’arcidiavolo BELFAGOR (al secolo signor Ipsilonne) baritono
Maestro MIROCLETO unguentario emerito e speziale basso
La sua consorte, madonna OLIMPIA mezzosoprano
Le loro figliole
CANDIDA soprano
FIDELIA soprano
MADDALENA soprano
Il marinaio BALDO tenore
L’arciprete DON BIAGIO basso
La sua serva MENICA mezzosoprano
Due vagabondi
IL VECCHIO basso
IL RAGAZZO soprano
IL MAGGIORDOMO altro

Invitati, Paesani, tre Cameriere, il Barone di Miramonti, il Conte di Valfiorita, Alichino, Servi, Muratori, Contadini.

In un piccolo paese del litorale toscano.
Quando non tutti i diavoli portavan corna.


Libretto – Belfagor

Prologo

 

Scena unica
La piazzetta di un piccolo paese del litorale toscano.
A destra, su tre gradini, un’antichissima facciata di chiesa con il campanile da un lato e dall’altro la casa del prevosto. A sinistra la casetta dello speziale, con il portoncino a due battenti e sul fianco una finestra munita di inferriata.
Nel mezzo della piazza una fontana con vasca adorna di mostri.
Notte: una pallida alba lunare illumina quel poco orizzonte che si vede; il resto è nel buio profondo.
Baldo sguscia guardingo da destra, ansando; nel passare davanti alla chiesa si segna; traversa a passi di lupo, s’acquatta presso alla finestra della casetta dello speziale. Dopo un momento apparirà dietro l’inferriata Candida.

BALDO
(con voce soffocata)
Candida… Oh, dio! Non c’è ancora…
Ma che fa? Ma perché non s’affaccia?
Non lo sa che si salpa all’aurora?
Candidaccia!… Candidaccia!
(l’inferriata s’illumina d’un fiochissimo lume rossastro)
Ah, sei tu? Ti domando perdono,
amore mio buono ~ amore mio santo!

CANDIDA
Di che? Che m’hai fatto? Di’ presto!
Vuoi farmi morire di pianto?

BALDO
Io farti morire? Io farti…
Io che muoio ogni mattina
che t’ho sognata, e mi desto,
e non ti trovo vicina?…
Ahmm!
le afferra una mano e si mette a mangiargliela di baci

CANDIDA
No, Baldo, no, Baldo, su!

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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