Cavalleria’s sequel – Dodici anni dopo

Atto unico in 12 scene,
Liberamente tratto dall’omonimo dramma di Giovanni Grasso

Libretto di Lido Pacciardi e Mario Menicagli
Musica di Mario Menicagli
Prima rappresentazione: Catania, Giardino Bellini, 4/8/2021

Personaggi, vocalità (PRIMI INTERPRETI)

• Santuzza mezzosoprano (STEPHANIE VAN DER GOES)
• Zu Brasi vecchio amico di famiglia, baritono (SALVATORE GRIGOLI)
• Turidduzzu figlio dodicenne di Turiddu e Santuzza, voce bianca (ELISA DOTTI)
• Alfio baritono (OMAR CAMATA)
• Lola soprano (LEONORA ILIEVA)
• Gna Lucia madre di Turiddu, contralto (GIORGIA GAZZOLA)
• Pietro spasimante di Santuzza, tenore (FRANCESCO CONGIU)
• Filomena paesana, soprano (N. N.)
• Bambini, paesane e paesani

La scena si svolge in Sicilia nel giorno di Pasqua, dodici anni dopo le vicende della pièce teatrale di Giovanni Verga “Cavalleria rusticana”

Libretto – Cavalleria’s Sequel

ATTO UNICO

SCENA 1ª

La piazzetta dì un piccolo paese. Siamo in Sicilia. Sono passati dodici anni dalla tragedia della morte di Turiddu. Un gruppo di ragazzi sta giocando con una trottola di legno. La trottola gira, gira… finché un sasso, lanciato da qualcuno, la colpisce e la fa cadere. I bambini si girano nella direzione da cui è arrivato il sasso riconoscendo nel “colpevole” un ragazzotto moro, di nome Turidduzzu, dall’espressione beffarda.

Ragazzini
Ma bravo! Ora lo vado a dire

Altri ragazzini (interrompendo)
A chi lo vai a dire?
Che quello lì non ce l’ha neanche il padre; bastardo è…

Ragazzini
È vero. Bastardo è!

Turidduzzu
Bastardi ci sarete voi.
(Turidduzzu prende un altro sasso da terra e lo lancia verso i ragazzini che però, nel frattempo, se la sono data a gambe. Turidduzzu rimane da solo, in scena. Dopo essere rimasto alcuni secondi in silenzio, mormora ed esce, con un’espressione disperata dipinta sul volto)

Tutti gli altri
Andiamo, bastardo, quel matto!

Uomini e donne
Briganti qua, venite via, di corsa a casa presto via,
tra un pò la messa inizierà, su presto via,
che giù in paese noi dovrem tornar.

SCENA 2ª