Crispino e la comare
Libretto di Francesco Maria Piave
Musica di Luigi Ricci e Federico Ricci
Fonti letterarie: Il medico ciabattino di Francesco Maria Piave.
Prima rappresentazione: 28 febbraio 1850, Venezia, Teatro San Benedetto.
Video dell’opera
Personaggi
Crispino Tacchetto, ciabattino (basso)
Annetta, sua moglie (soprano)
Don Asdrubale di Caparotta, facoltoso e avaro siciliano, padrone di casa di Crispino (basso)
Lisetta, sua nipote (soprano)
La comare (mezzosoprano)
Fabrizio, medico (baritono)
Mirabolano, medico e farmacista (basso)
Contino del Fiore, toscano (tenore)
Bortolo, muratore (tenore)
Libretto – Crispino e la comare
ATTO PRIMO
Scena Prima
(Un campo di Venezia.
A destra dello spettatore è una spezieria
all’insegna delle «due scimie», addobbata
per fare la teriaca. Vari Facchini di fuori
pestano, altri stan setacciando le droghe;
una bottega da caffè. Di fronte una
trattoria con mostra. A sinistra, avanti, la
piccola casa di Crispino, più indietro il
portone. All’alzar del sipario, Crispino
sta al suo panchetto lavorando fuori della
propria casa. Il Contino è seduto al caffè,
leggendo una gazzetta; alcuni Serventi ne
stanno a qualche distanza; i Facchini dello
speziale pestano ne’ mortai; i Servi della
trattoria son sulla porta)
CORO
Batti, batti, pesta, pesta,
la teriaca qui si fa.
Più d’un morbo che molesta
per tal farmaco se n’ va.
Scena Seconda
(Detti e don Asdrubale, che dal palazzo
va al caffè. I Facchini lasciano di pestare,
e attendono ad altre incombenze)
ASDRUBALE
Ehi bottega?…
giovanotti presto venga un buon caffè;
venga un paio di biscotti,
ma… badate… son per me.
CORO
Uh! l’avaro maledetto,
che non possa mai crepar?
ASDRUBALE
Acqua, zucchero perfetto…
vi saprò poi regalar.
CONTINO
(leggendo da sé)
Nella Cina s’è trovato
nuovo tempio degli indù.
CORO
(ad Asdrubale portandogli il caffè)
È servito…
CONTINO
(accorgendosi di Asdrubale)
Ah sciagurato!
infelice mi fai tu!
(alzandosi)
Bella siccome un angelo ti vidi e t’ adorai,
e più frequente il palpito
di questo cor provai;
ma se il destin contendere
vuol la tua mano a me,
io tutto saprò vincere,
Lisetta mia, per te.
(torna a sedere)
CORO
Batti, batti, pesta, pesta,
la teriaca qui si fa.
ASDRUBALE
Ehi bottega? ancor la cesta.
CORO
È servito.
ASDRUBALE
Presto.
CORO
Qua.
CRISPINO
Una volta un ciabattino
diventato è gran signor.
TUTTI
Eh! sta zitto là, Crispino,
col tuo canto seccator.
CRISPINO
Perché zitto?
CORO
Sei noioso.
ASDRUBALE
Pensa i debiti a pagar.
CRISPINO
Lo spiantato bisognoso
si conforta col cantar.
Una volta un ciabattino
gran signore diventò; una
fata del meschino
pazzamente innamorò.
Ciabatte e lesine ~ forme e stivalli,
panchetto, setole ~ poté gettar.
Allor da splendido ~ cocchi e cavalli,
pranzi lautissimi ~ poté gustar.
Ahi ahi, povero Crispino,
fame e sete son per te.
Poco pane, senza vino
la fortuna sol ti diè.
Batti, batti, tira e pesta,
sei dannato a lavorar.
Tira, tira, batti e pesta,
e almen sfogati a cantar.
ANNETTA
(dall’ interno)
Istorie belle a leggere
da me chi vuol comprar?
CRISPINO
(Fra sè)
Oggi perché mia moglie
sollecita a tornar!
TUTTI
Anche la vendi-storie
ci viene a tormentar!
Scena Terza
(Detti ed Annetta con un canestro pieno
di storielle e canzonette. Mirabolano
si vedrà in farmacia)
ANNETTA
Istorie belle a lèggere
da me chi vuol comprar?
Ho qui di caldi palpiti
leggende lagrimose,
racconti per le nubili,
esempi per le spose;
ho la secura regola
per scandagliar il core,
per ispirar nell’anima
di chi si vuole amore.
Diletto insieme ed utile
io vengo a dispensar.
Istorie belle a leggere
da me chi vuol comprar?
(Fra sé)
Ah che il gridare è inutile,
non c’ è da guadagnar!
CRISPINO
(alzandosi)
Annetta, ebben!…
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