Don Carlo
Opera in quattro atti.
Versione Italiana 1884
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Joseph Méry e Camille Du Locle
Traduzione italiana di Achille De Lauzières
Fonti letterarie: Don Carlos di Friedrich Schiller.
Prima rappresentazione: 11 marzo 1867, Opéra national de Paris.
Personaggi
Filippo Il, Re di Spagna, Basso
Don Carlo, Infante di Spagna, Tenore
Rodrigo, Marchese di Posa, Baritono
Il Grande Inquisitore, cieco, nonagenario, Basso
Un frate, Basso
Elisabetta di Valois, Soprano
La principessa Eboli, Mezzosoprano
Tebaldo, paggio d’Elisabetta, Soprano
La Contessa d’Aremberg, Mima
Il Conte di Lerma, Tenore
Un Araldo Reale, Tenore
Deputati fiamminghi, Inquisitori, Signori e Dame della Corte di Spagna, Popolo, Paggi, Guardie di Filippo II, Frati, Famigliari del Santo Uffizio, Soldati, Magistrati, Deputati delle provincie dell’Impero spagnuolo, …
L’azione ha luogo in Spagna verso il 1560.
Libretto – Don Carlo
ATTO PRIMO
PARTE PRIMA
Il Chiostro del Convento di San Giusto.
A destra una cappella illuminata. Vi si vede attraverso ad un cancello dorato la tomba di Carlo V. A sinistra, porta che mena all’esterno. In fondo la porta interna del Chiostro. Giardino con alti cipressi. È l’alba.
SCENA PRIMA
Coro di Frati, un Frate, poi Don Carlo. Il Coro salmeggia dalla cappella. Sulla scena un Frate, prostrato innanzi alla tomba, prega sottovoce.
CORO:
Carlo il sommo imperatore
Non è più che muta polve:
Del celeste suo fattore
L’alma altera or trema al piè.
IL FRATE:
Ei voleva regnare sul mondo
Obblïando Colui che nel ciel
Segna agli astri il cammino fedel.
L’orgoglio immenso fu, fu l’error suo profondo.
CORO:
Carlo il sommo imperatore
Non è più che muta polve:
Del celeste suo fattore
L’alma altera or trema al piè.
Signore, il tuo furor non piombi sul suo cor. Pietà! Signor…
IL FRATE:
Grande è Dio sol – e s’Ei lo vuol.
Fa tremar la terra e il ciel.
Misericorde Iddio,
Pietoso al peccator, all’alma addolorata
Dà requie e dà il perdon, che scendono dal ciel!
(Il giorno spunta lentamente. Don Carlo pallido ed esterrefatto erra sotto le vòlte del chiostro. Si arresta per ascoltare, e si scopre il capo. S’ode suonar una campana. Il Coro dei Frati esce dalla cappella, traversa la scena e si perde nei corridoi del chiostro)
ATTO PRIMO
PARTE PRIMA
SCENA SECONDA
Don Carlo, il Frate tuttora in preghiera
DON CARLO:
Io l’ho perduta! Oh potenza suprema!
Un altro… ed è mio padre… un altro… e questi è il Re,
Lei che adoro m’ha rapita!
La sposa a me promessa! Ah! quanto puro e bel
Fu il dì senza doman, in cui, ebri di speme,
C’era dato vagar, nell’ombra, soli insieme,
Nel dolce suol di Francia,
Nella foresta di Fontainebleau!
Io la vidi e il suo sorriso
Nuovo un cielo apriva a me!
Ahi! per sempre or m’ha diviso
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