Don Chisciotte della Mancia

Commedia per musica.

Libretto di Giambattista Lorenzi.
Musica di Giovanni Paisiello.

Prima esecuzione: estate 1769, Napoli, Teatro dei Fiorentini.

Personaggi

La CONTESSA dama di bell’umore soprano
La DUCHESSA sua amica, e di ugual genio soprano
RICCIARDETTA serva nell’osteria soprano
Don PLATONE cavalier viaggiatore amante della Contessa basso
Il conte don GALAFRONE altro cavaliere amante della Contessa tenore
CARMOSINA serva della Contessa soprano
CARDOLELLA che tiene osteria in campagna soprano
DON CHISCIOTTE della Mancia, cavaliere errante tenore
SANCIO Panza, scudiero di Don Chisciotte basso

La scena si finge in un luogo della Spagna.

Libretto – Don Chisciotte della Mancia

Al cortese lettore
Dall’ingegnoso romanzo intitolato il Don Chisciotte della Mancia ho radunato i fatti, che vedi in questa commedia ristretti. Per dare alla medesima l’unità del luogo ho dovuto in parte alterarli, e sono talvolta uscito ancora dalle tracce del romanzo per adattarmi alla compagnia.
Fingo due dame in villa di allegro umore, tra le quali capita il gran cavaliere errante don Chisciotte col suo famoso scudiero Sancio Panza. Queste, coll’aiuto di una spiritosa donna di lor servigio, tessono delle graziose avventure per quelli, e non tralasciano nel tempo stesso di prendersi gioco di due loro amanti, di sciocco carattere.
Eccoti in poche parole la mia commedia spiegata. A me dunque non altro resta, che attendere il tuo compatimento.

Atto primo

Scena prima
Campagna con osteria da un lato, che attacca con altre rustiche fabriche. Dall’altra parte capanna, e veduta di una valle in lontananza.
Don Galafrone, e Don Platone, che contrastano su di una cerva uccisa. Carmosina, e poi la Contessa, e la Duchessa, che sopraggiungono con seguito di Cacciatori, che portano altri animali morti.

GALAFRONE
(additando la ferita nella cerva)
Mi perdoni, padron mio,
la mia botta è questa qua.

PLATONE
Lei mi scusi, qui son io:
e te ‘mparo de sparà.

CARMOSINA
Ma ch’è stato?

PLATONE
Mo te dico…

GALAFRONE
Odi a me…

CARMOSINA
Che d’è lo ‘ntrico?

GALAFRONE
Ei tirò, ma la sua botta

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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