La clemenza di Tito
Opera seria
Libretto di Caterino Tommaso Mazzolà, Pietro Metastasio
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Prima esecuzione: 6 settembre 1791, Praga, National-Theater.
Video dell’opera
Interlocutori:
TITO Vespasiano, imperatore di Roma | tenore |
VITELLIA figlia dell’imperatore Vitellio | soprano |
SERVILIA sorella di Sesto, amante d’Annio | soprano |
SESTO amico di Tito, amante di Vitellia | soprano |
ANNIO amico di Sesto, amante di Servilia | soprano |
PUBLIO prefetto del pretorio | basso |
Chorus: Senatori, Patrizi, Legati, Pretoriani, Littori, Popolo.
Luogo: Roma. Epoca: 79 d. C.
Libretto – La clemenza di Tito
Atto primo
[Ouverture]
Allegro (do maggiore)
Archi, 2 flauti, 2 oboe, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani.
Scena prima
Appartamenti di Vitellia.
Vitellia, Sesto.
Recitativo, continuo
VITELLIA
Ma che? sempre l’istesso,
Sesto, a dirmi verrai? So che sedotto
fu Lentulo da te; che i suoi seguaci
son pronti già; che il Campidoglio acceso
darà moto a un tumulto. Io tutto questo
già mille volte udii: la mia vendetta
mai non veggo però. S’aspetta forse
che Tito a Berenice in faccia mia
offra d’amor insano
l’usurpato mio trono, e la sua mano?
Parla, di’, che s’attende?
SESTO
Dio!
VITELLIA
Sospiri?
SESTO
Pensaci meglio, oh cara,
pensaci meglio. Ah, non togliamo in Tito
la sua delizia al mondo, il padre a Roma,
l’amico a noi.
VITELLIA
Dunque a vantarmi in faccia
venisti il mio nemico? e più non pensi
che questo eroe clemente un soglio usurpò
dal suo tolto al mio padre?
Che mi ingannò, che mi sedusse, (e questo
è il suo fallo maggior) quasi ad amarlo?
E poi, perfido! e poi di nuovo al Tebro
richiamar Berenice! Una rivale
avesse scelta almeno
degna di me fra le beltà di Roma:
ma una barbara, Sesto,
un’esule antepormi, una regina!
SESTO
Ah, principessa,
tu sei gelosa.
VITELLIA
Io!
SESTO
Sì.
VITELLIA
Gelosa io sono,
se non soffro un disprezzo?
SESTO
Eppur…
VITELLIA
Eppur
non hai cor d’acquistarmi.
SESTO
Io son…
VITELLIA
Tu sei
sciolto d’ogni promessa. A me non manca
più degno esecutor dell’odio mio.
SESTO
Sentimi!
VITELLIA
Intesi assai.
SESTO
Fermati!
VITELLIA
Addio.
SESTO
Ah, Vitellia, ah, mio nume,
non partir! Dove vai?
Perdonami, ti credo, io m’ingannai.
[N. 1 – Duetto]
Andante (fa maggiore) / Allegro
Archi, flauto, 2 oboe, 2 fagotti, 2 corni.
Come ti piace imponi:
regola i moti miei.
Il mio destin tu sei;
tutto farò per te.
VITELLIA
Prima che il sol tramonti,
estinto io vo’ l’indegno.
Sai ch’egli usurpa un regno
che in sorte il ciel mi diè.
SESTO
Già il tuo furor m’accende.
VITELLIA
Ebben, che più s’attende?
SESTO
Un dolce sguardo almeno
sia premio alla mia fé!
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