La Favorita
Opera in quattro atti
Libretto di Alphonse Royer e Gustave Vaëz
Musica di Gaetano Donizetti
Prima rappresentazione: 2 dicembre 1840, Opéra, Parigi.
Personaggi:
- Lèonor de Guzman (mezzosoprano)
- Inès, confidente di Lèonor (soprano)
- Fernand (tenore)
- Alphonse XI, re di Castiglia (baritono)
- Balthazar, superiore del convento di san Giacomo di Compostella (basso)
- Don Gaspar, ufficiale del re (tenore)
- un signore (tenore)
- Signori e dame di corte, paggi, guardie, monaci di san Giacomo, pellegrini (coro)ATTO ISCENA 1ª
Libretto – La Favorita
MONACI
Bell’alba, foriera
d’un sole novello
la nostra preghiera
comincia per te.
Del padre, del duce
fia il viver più bello,
fia sparso di luce
chi lieti ne fé.
Bell’alba, foriera
d’un sole novello,
la nostra preghiera
comincia per te.
BALDASARRE
Quella preghiera non odi tu?
FERNANDO
Lo l’udì.
BALDASARRE
Vorrei del tuo cor
penetrar il mister.
Vacilla tua fé?
FERNANDO
Ma che di’ tu? Mio padre!
Di questa terra eletto
a reggitor,
pel moderato impero
beata rendesti;
io pur contento
m’era al tuo fianco, ma…
BALDASARRE
Parla, finisci.
FERNANDO
Un novello m’assalse dolce desio,
che di spiegar non oso;
corsi al tempio,
alla prece, e volsi il core
alla gloria, a virtù;
ma il vinse amor.
BALDASARRE
Parla, finisci.
FERNANDO
Una vergine, un’angel di Dio
presso all’ara pregava con me.
Una speme, un terrore, un desio
scese all’alma e di gioia l’empie.
Ah, mio padre, mio padre!
Quant’era mai bella!
Quant’era mai bella!
Ah, mio padre, mio padre!
M’ha involata la pace del cor.
volgo al Nume la mente,
allo sguardo ma quella
presente m’e ognor.
BALDASARRE
E fia ver?
Son desto o vaneggio?
Sei tu della fé il sostegno e l’onor,
che me spento, sul mio seggio
dei sederti e regnare per me!
Tu! Tu!
FERNANDO
Mio padre, io l’amo!
BALDASARRE
Non sai che innanzi alla chiesa
il capo si piegò d’un re?
Che il furor del mio petto
tutta Iberia riscosse atterri
FERNANDO
Ah! Padre! Io l’amo!
BALDASARRE
Ma chi e d’essa, la bella
che si facil trionfa di te?
Y suoi congiunti, la patria.
il nome, il rango,
dimmi, qual’e?
FERNANDO
No! Ma io l’amo!
BALDASARRE
Vanne dunque, frenetico insano!
Lunghi reca il profano tuo pie!
Ah! Del nume la vindice mano
ron ricada tremenda su te!
Ah, va! Lontan, lontan da me!
Ah! Del nume la vindice mano ecc.
FERNANDO
O cara luce, soave conforto,
tu veglia propizia su me!
Mi salva, tu guidami al porto
tu sorreggi l’errante mio piè!…
O luce, soave conforto, ecc
BALDASARRE
Frenetico insano
ah, vanne lontan, lontan da me!
Insano, lontan
reca il tuo piè!
Ah! Vanne! T’invola!
Lontano. lontano!’
SCENA 2ª
INES
Bei raggi Lucenti,
bell’aure beate!
Il suolo smaltato
di candidi fior,
di fior, di fior!
FANCIULLE
Bei raggi lucenti,
bell’aure beate!
Si, bell’aure…
INES
Di fior. si,
di fior. si. di fior….
INES, FANCIULLE
…..il suolo, si, si.
smaltato di candidi fior!…
INES
…si di candidi fior!
Ah! Un genio divino
ci veglia, ci veglia ognor;
e propizio ne affida
d’un genio il favor.
E propizio ne affida, ah, si. ecc.
FANCIULLE
Si, il favor, il favor.
INES
Di gioie ridenti,
fraganza qui spira,
ognor qui s’aggira
la pace e l’amor,
l’amor…
FANCIULLE
Di gioie ridenti,
fraganza qui spira….
INES
Si, amor, si amor,
si amor!…
FANCIULLE, INES
…ognor qui, si, qui s’aggira,
s’aggira la pace e l’amor…
INES
…si, la pace e l’amor…
FANCIULLE
…ah si, la pace e l’amor!…
INES
…si. la pace e l’amor,
ah, l’amor…
FANCIULLE
…e l’amor, l’amor!
INES
Silenzio! Silenzio!
E puro il mar, sereno il di,
il battello qui s’avanza,
é già vicin! É qua!
INES, FANCIULLE
Dolze zeffiro il seconda,
lieve spira insu la vela,
finché il tragga a questa sponda
l’amoroso suo destin.
INES, FANCIULLE
Finché il tragga, ecc.
Ed a giunger tuo, disvela,
questo suolo a far più grato,
il sospiro profumato
degli aranci e gelsomin.
Il sospiro, ecc.
FERNANDO
Messagera gentile,
ninfa discreta,
su queste sponde ognor
proteggi il mio venir,
il mio ritorno,
ma che non odo
di tua voce il suon.
Ma taciturna sempre?
Ah! Ti scongiuro, ti scongiuro!
La tua, la tua donna,
La mia, persiste ancora
il suo rango a celarmi,
il suo nome?
INES
Vano e il domandar.
FERNANDO
Tremendo e dunque l’arcan?
Così tremendo?
INES
Più assai che il ne credi tu.
Ella già vien. A te lo svelerà!
LEONORA
Ah, mio bene! Ah, mio bene!
Un dio t’invita. Vieni, ah, vien,
ch’io viva in te!
Vieni, vien, ah, vien!
Tu sei gioia all’alma mia,
terra e ciel tu sei per me. Ah!
Tu sei gioia. ecc.
FERNANDO
Lontan da un padre amato,
per te solcato ho l’onda.
LEONORA
E da quel di tutto il mio poter
protegge il tuo destin,
e ver l’amica sponda
ti conduce in segreto a me.
FERNANDO
Per il mio ben!
LEONORA
Sol per te, per l’amor!
FERNANDO
Per piatade a me disvela
qual periglio qui si cela!
Pel tuo cor, s’é mio l’impero,
vo la morte ad incontrar!
LEONORA
Ah! che il fato é a me severo!
FERNANDO
Chi sei tu?
LEONORA
Ah. no lo dimandar!
FERNANDO
Tacerò, ma pria rispondi:
tu m’ami ancor?
Tuo destin col mio confondi,
sposo tuo mi stringi al cor.
LEONORA
Il vorria, ah! nol posso!
FERNANDO
Che ascolto! O terror!
Ah. crudo ciel, che ascoltai!
Sventurato io son!
LEONORA
Ah! d’un Dio vendicator.
il furor piombò su me.
FERNANDO
Crudo ciel, che ascoltai!
Sventurato io son!
LEONORA
Ah! d’un Dio vendicator
il furor piombò su me.
A te pensando ognor,
lo spirto amante
di queste cifre ti volea far don,
ma dubbio il cor…
FERNANDO
Ebben?
LEONORA
Detto non hai più volte a me.
che il solo onor
t’alberga in petto?
FERNANDO
II dissi
LEONORA
Or certo 1’avvenir
io qui ti rendo,
ma giura…
FERNANDO
E che?
LEONORA
… da me fuggir.
FERNANDO
Giammai!
Fia vero? Lasciarti!
E tu il chiede a me?
Mia vita é l’amarti,
spirare per te.
Pria freddo il cor mio
per morte sarà
ma dirti addio,
ah. mai non potrà!
Compiangermi ognora
il mondo dovrà
non quei che t’adora
tacciar di viltà.
LEONORA
Deh vanne! Deh, parti!
Deh, fuggi da me!
M’è gioia l’amarti.
delitto e per te.
Ah, freddo il cor mio
per morte sarà.
ma dirti l’addio,
dolente, dovrà,
Compiangerti ognora
il mondo potrà,
ma indarno s’implora
par me, ah! per me la pietà.
INES
Ah! Signora!
LEONORA
O ciel!
INES
Ilre!
LEONORA
O spavento!
FERNANDO
Il re!
LEONORA
O spavento!
Io ti seguo
Prendi e va! Prendi e va!
Gran Dio!
LEONORA
Compiangerti ognora
il mondo potrà,
ma indarno s’implora
per me, ah per me la pietà!
FERNANDO
Compiangermi ognora
il mondo dovrà,
non quei che t’adora,
che t’adora tacciar di viltà
ATTO II
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