Mala Pasqua!

Dramma lirico in tre atti

Musica di Stanislao Gastaldon
Libretto di Gian Domenico Bartocci Fontana

Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 9 aprile 1890.

Personaggi
Carmela, soprano
Gnà Lola, moglie di Alfio, mezzosoprano
Alfio, marito di Lola, baritono
Turiddu, figlio di gnà Nunzia, tenore
Gnà Nunzia, madre di Turiddu, soprano

Brasi, uno stalliere
Camilla, moglie di Brasi
Notabili – Fanciulli – Fanciulle – Frati e Popolo.

Ambientazione: un piccolo villaggio della Sicilia.

Atto Primo
Atto Secondo
Atto Terzo

Libretto – Mala Pasqua!

ATTO PRIMO
Una piccola largura tra le casette del villaggio. Due vie vengono dal fondo; quella a sinistra volta leggermente, quella a destra si perde lontano, dritta nella pianura: sullo sfondo i monti in lontananza. Alla seconda quinta a sinistra la casa della Gnà Lola con una finestra rischiarata; avanti la casa una stradicciuola, poi un’altra casa; sul fianco della casa, in prospetto del pubblico, prima quinta, un’immagine rustica della Madonna, illuminata da una piccola lampada. Sotto l’immagine, uno scalino di pietra. Alla seconda quinta di destra, una stradicciuola; in avanti case di fianco fino al primo piano. È l’alba: durante l’atto si fa luce a poco a poco, fino al sorger del sole.

SCENA 1ª
Coro di Contadini dentro le quinte a sinistra, man mano che canta, si viene allontanando in fondo.

CORO interno
T’affaccia a la finestra o biondo viso,
mazzetto di garofani indorato,
colonna che sostien lo Paradiso,
a te lo core mio s’è ‘ncatenato!
S’è ‘ncatenato con catena forte!
Non ci sciogliamo più fino alla morte!

SCENA 2ª
Carmela entra correndo e si rimpiatta dietro l’angolo di una casa. Passato il Coro si avanza lentamente.

CARMELA
Cantano! È l’alba. È l’alba! E giorno santo
è questo! È Pasqua. Oh poveretta, ed io
son sola ormai! Stanotte m’han cacciata
i miei fratelli in mezzo de la via
come una mala femmina! E Turiddu
non è tornato ancor da Francofonte!…
Se m’ama l’amor mio che importa il resto?

CORO
Se pure morrò sol, contento io moro,
morrò tra fiori e catenelle d’oro!

CARMELA
Di qui dovrà passar, l’aspetterò!
(Suona in lontananza la prima campana dell’alba)

CORO
Tra catenelle d’ôr;
che m’importa a me se solo morirò?

CARMELA
Tutto è gioia d’intorno! Io piango sola!
(Dopo un po’, volge gli occhi in alto, vede l’immagine e, come ispirata, lentamente s’inginocchia)
O benedetta Vergine,
che leggi dentro a’ cuori,
che sai tutti gli spasimi,
che sai tutti i dolori,
tu che raccogli il gemito
di tutte le creature,
ed hai clemente un balsamo
per tutte le sventure,
pel santo sacrificio
di Cristo in agonia,
scendi benigna Vergine
dentro a l’anima mia!

Guarda il martirio orribile
d’una povera donna,
fammi morire… uccidimi!
Madonna mia… Madonna!
(Carmela rimane prostrata davanti alla immagine)

SCENA 3ª
Carmela, Turiddu, Gnà Lola.

Sulla porta della casa di Gnà Lola comparisce prima Turiddu e poi Gnà Lola. Alle prime parole, Carmela volge vivacemente il capo. Poi vorrebbe mostrarsi e uscire di dietro all’angolo di muro che la protegge, ma vacilla e cade sullo scalino di pietra.

TURIDDU
Addio Gnà Lola!

CARMELA
Ohimè! Che ascolto!

LOLA
Addio!

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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