Sakùntala
Tre atti da “Kalidasa”
Libretto e musica di Franco Alfano
Fonti letterarie: Abhijñānaśākuntalam di Kālidāsa
Prima rappresentazione nella versione “La leggenda di Sakuntala”: 10 dicembre 1921, Teatro Comunale di Bologna
Pima rappresentazione nella nuova versione “Sakùntala”: 5 gennaio 1952, Teatro dell’Opera di Roma.
Personaggi
SAKÙNTALA, una giovane donna di origini regali | soprano |
PRIYAMVADA, amica di Sakùntala | mezzosoprano |
ANUSUYA, amica di Sakùntala | soprano |
IL RE | tenore |
IL SUO SCUDIERO | baritono |
KANVA, capo degli eremiti | basso |
UN GIOVANE EREMITA | tenore |
DURVASAS, un asceta | basso |
HARITA | basso |
Un pescatore | tenore |
Una guardia | basso |
Atto Primo/First Act
Atto Secondo/Second Act
Atto Terzo/Third Act
Libretto – Sakùntala
ATTO PRIMO
Ripiano erboso in una selva. A sinistra, sul davanti, alberi secolari sorgono isolati. Fra gli alberi piccole aiuole fiorite. Un banco di pietra inverdito dal musco è ombreggiato da un ramo pendulo d’una pittoresca liana. A destra, un rivo scende dall’alto con murmure lene tra grossi frutici. Sul rivo un piccolo ponte. L’eremo s’intravede a sinistra, nel secondo piano della scena, più alto. Intorno e in fondo, la selvaggia foresta, dove più densa e dove più rara, sì da lasciare qualche traccia di passaggio. È l’alba. Fumi lievi vaporano dal tempio. Si odono canti gravi.
VOCI INTERNI
Luce! Luce dei cuori!
Fiori ed incensi,
Fuoco offriamo a te!
Benedetto! Benedetto!
Sette fiamme hai nella bocca!(Il vecchio Durvasas avanza dal fondo e batte alla porta dell’eremo.)
VOCI INTERNI
Cingi l’anima nostra
Col nimbo dei tuoi pensier!
DURVASAS
Sakùntala, apri!
(La porta s’apre. Durvasas entra.)
VOCI INTERNI
Sette mari hai per tuo letto!
Sette monti sotto il piè!
SAKUNTALA e DONNE
Vittorioso tu splendi!
(Il mattino si fa radioso.)
VOCI DI CACCIA LONTANA (selvaggiamente)
O-oh! O-oh! O-oh! O-oh!
(Alcuni mendichi, ansimanti, si affretteranno verso l’eremo.)
ALCUNI MENDICHI (in scena)
Eremiti, salvate le sacre gazzelle!
È la caccia del Re!
(Al richiamo, gli asceti appariranno sulla soglia. Alcuni avanzeranno perplessi, sbigottiti. E d’improvviso la caccia tumultuosa irromperà da destra, sperdendosi poi nel fondo degli alberi.)
HARITA
Ah! Come salvare
I cervi, I caprioli?
IL GIOVANE EREMITA
Le sante bestiole dell’eremo!(Un giovane appare con l’arco teso verso una gazzella fuggente fra gli alberi. Gli eremiti si arretrano, ed esclamano insieme:)
IL GIOVANE EREMITA, HARITA, GLI EREMITI
Il Re!
(Il giovane apparso e’ sempre nell’atto di trarre il dardo. Due eremiti, avanzandosi verso di lui e genuflettendosi:)
IL GIOVANE EREMITA, HARITA
O nostro Re… Pietà!
(Il Re si volge verso loro sorpreso.)
HARITA
È la santa gazzella dell’eremo…
Non scoccar la tua freccia!
IL GIOVANE EREMITA
Non scoccar la tua freccia!
Non vedi com’è tenera?
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