Teseo riconosciuto
Dramma per musica
Libretto di Cosimo Giotti
Musica di Gaspare Spontini
Prima esecuzione: 22 maggio 1798, Firenze, Regio Teatro degli Intrepidi detto della Palla a corda.
Attori:
EGEO re di Atene padre di | tenore |
TESEO amante di | tenore |
ASTERIA figlia di | soprano |
MEDEA seconda moglie di Egeo | soprano |
CONNIDA aio ed amico di Teseo | basso |
EVANDRO nobile ateniese | tenore |
LEUCIPPE confidente di Medea | soprano |
OMBRA d’Etra | mezzosoprano |
Coro di Grandi del regno, di Donzelle seguaci di Medea, di Ateniesi dell’uno, e dell’altro sesso, di Guerrieri sollevati, di Divinità infernali invisibili.
La scena si rappresenta in Atene.
Argomento
Egeo lasciata di sé incinta Etra, con ordine di consegnare al figlio nel caso, che maschio fosse, la propria spada, e d’imporgli di andar con essa, per il mondo, a rendersi degno de suoi natali, di cui doveva sempre tacerli l’autore, va a regnare in Atene, ove più volte i Pallantidi gli contrastarono la coronaq, sul pretesto, che non avea successione, al qual oggetto sposò l’incantatrice Medea, da Giasone ripudiata, che si vantò di renderlo padre. Nacque da Etra teseo, che cresciuto, e reso emulo d’Ercole, dopo d’aver ucciso per viaggio alcune fiere, ed assassini, giunse in Atene, e fu grandemente acclamato dal popolo, che obbligò Egeo a dichiararlo suo successore. Ingelositosi esso, ed anco da Medea istigato, preparò allo straniero un veleno; ma mentre stava per beverlo, riconobbe, mediante la spada sopraccennata, il figliolo. A queste verità storiche, da Plutarco riferite nella vita di Teseo, s’aggiunge la finzione, che Asteria non sia, come apparisce, figlia d’Egeo, e di Medea; ma concepita da questa mentre era moglie di Giasone, e tal favole si è creduta opportuna a render vieppiù interessante l’intreccio, e lo scioglimento del presente dramma.
L’angustia del tempo, in cui fu piuttosto abbozzato, che scritto, fa sperare all’autore, che il benignissimo pubblico compatirà quelle omissioni, ed incongruenze, le quali (fuorché ne’ bellissimi dell’immortal Metastasio, ed in pochi altri) pur troppo s’incontrano in questo genere di poesia; ma che tal volta da tutt’altro dipendono, che dall’attenzione, e dalla capacità del compositore.
Libretto – Teseo riconosciuto
Atto primo
Scena prima
Selva oscurissima sparsa d’antiche piante che formano quasi labirinto intorno ad uno scosceso monte, alle falde del quale vedesi l’imboccatura d’una caverna sacra alle divinità d’Averno.
Grandi, che precedono Egeo, e coro di Donzelle seguaci di Medea, che con Leucippe si ritrovano presso la caverna.
[N. 1 – Introduzione]
CORO
Nel sen profondo, e cieco
del tenebroso speco
Medea rivolse il piè.
LEUCIPPE
Ed or la verga scote.
CORO DI DONZELLE
Mormora infauste note
TUTTI
D’Erebo invoca il re.
EGEO
Nella spelonca orrenda
miei fidi ormai si scenda.
(avvicinandosi alla Caverna)
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