Tosca
Melodramma in tre atti
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Prima rappresentazione: 14 gennaio 1900, Teatro Costanzi, Roma.
Fonti letterarie: dal dramma La Tosca di Victorien Sardou.
Personaggi
Floria TOSCA nota cantante | soprano |
Mario CAVARADOSSI pittore | tenore |
Il barone SCARPIA capo della polizia | baritono |
Cesare ANGELOTTI prigioniero politico evaso | basso |
Il SAGRESTANO | basso |
SPOLETTA un agente di polizia | tenore |
SCIARRONE un altro agente | basso |
Un CARCERIERE | basso |
Un PASTORE | altro |
Un Cardinale – Il Giudice del fisco – Roberti, esecutore di giustizia Uno Scrivano – Un Ufficiale – Un Sergente. Soldati, Sbirri, Dame, Nobili, Borghesi, Popolo, ecc.
Ambientazione: Roma, giugno 1800
Libretto – Tosca
Atto primo
Scena prima
La chiesa di Sant’Andrea della Valle.
A destra la cappella Attavanti. A sinistra un impalcato; su di esso un gran quadro coperto da tela. Attrezzi vari da pittore. Un paniere.
ANGELOTTI
(vestito da prigioniero, lacero, sfatto, tremante dalla paura, entra ansante, quasi correndo, dalla porta laterale. – Dà una rapida occhiata intorno)
Ah!… Finalmente!… Nel terror mio stolto
vedea ceffi di sbirro in ogni volto!
(torna a guardare attentamente intorno a sé con più calma a riconoscere il luogo. – Dà un sospiro di sollievo vedendo la colonna con la pila dell’acqua santa e la madonna)
La pila… la colonna…
«a piè della madonna»
mi scrisse mia sorella…
(vi si avvicina, cerca ai piedi della madonna e ne ritira, con un soffocato grido di gioia, una chiave)
Ecco la chiave!… ed ecco la cappella!…
(addita la cappella Attavanti, febbrilmente introduce la chiave nella serratura, apre la cancellata, penetra nella cappella, richiude… e scompare)
Scena seconda
SAGRESTANO
(appare dal fondo: va da destra a sinistra, accudendo al governo della chiesa: avrà in mano un mazzo di pennelli)
E sempre lava!… Ogni pennello è sozzo
peggio d’un collarin d’uno scagnozzo.
Signor pittore… Toh!…
(guarda verso l’impalcato dove sta il quadro, e vedendolo deserto, esclama sorpreso:)
Nessuno! ~ Avrei giurato
che fosse ritornato
il cavalier Cavaradossi.
(depone i pennelli, sale sull’impalcato, guarda dentro il paniere, e dice:)
No,
sbaglio. ~ Il paniere è intatto.
(scende dall’impalcato. Suona l’angelus. Il Sagrestano si inginocchia e prega sommesso:)
Angelus Domini nuntiavit Mariae,
et concepit de Spiritu Sancto.
Ecce ancilla Domini,
fiat mihi secundum verbum tuum.
Et Verbum caro factum est,
et habitavit in nobis.
Scena terza
Cavaradossi – Sagrestano.
CAVARADOSSI
(dalla porta laterale, vedendo il Sagrestano in ginocchio)
Che fai?
SAGRESTANO
(alzandosi)
Recito l’Angelus.
(Cavaradossi sale sull’impalcato e scopre il quadro. È una Maria Maddalena a grandi occhi azzurri con una gran pioggia di capelli dorati. Il pittore vi sta dinanzi muto attentamente osservando)
(il Sagrestano, volgendosi verso Cavaradossi per dirigergli la parola, vede il quadro scoperto e dà in un grido di meraviglia)
SAGRESTANO
Sante
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