Zazà
Commedia lirica.
Libretto e musica di Ruggero Leoncavallo.
Prima esecuzione: 10 novembre 1900, Teatro Lirico di Milano.
Personaggi:
ZAZÀ | soprano |
ANAIDE sua madre | mezzosoprano |
FLORIANA cantante del concerto | soprano |
NATALIA cameriera di Zazà | soprano |
La SIGNORA DUFRESNE | soprano |
MILIO Dufresne | tenore |
CASCART cantante di concerto | baritono |
BUSSY giornalista | baritono |
MALARDOT proprietario del caffè concerto | tenore |
LARTIGON artista monologhista | basso |
DUCLOU régisseur | basso |
MICHELIN giornalista, assiduo del caffè‑concerto | tenore |
MARCO servo del signor Dufresne | tenore |
COURTOIS | baritono |
TOTÒ | altro |
16 coristi. Donne: Claretta, Simona, due Ballerine spagnole, due Cantanti in costume, due Sarte dei concerti. Uomini: Augusto cameriere (Tenore), il Pompiere, due Clowns, due Ballerini spagnoli, un Signore, un Cantante vestito da soldato Comparse: due Macchinisti, un Servo di scena.
Libretto – Zazà
Atto primo
Scena unica
Il palcoscenico dell’Alcazar di st. Etienne, visto lateralmente. Una buona metà della scena a sinistra rappresenta il camerino di Zazà. – A destra della scena, sul davanti, un tavolo con varie sedie per gli assidui del concerto che hanno libero accesso sulla scena. – Nell’angolo, sempre sul davanti a destra, la porta che dà nella sala di spettacolo. – Indi tutto il lato destro della scena presso le quinte è occupato in senso longitudinale dal fondale che per mezzo di una porta dà sulla scena del caffè‑concerto. – In faccia a questa porta, pure in senso longitudinale, è il fondino che maschera al pubblico che si suppone essere nella sala del caffè concerto, l’interno del palcoscenico. – Il fondo della scena che rappresenta l’altro muro laterale del palcoscenico, è ingombro di quinte, scene arrotolate, oggetti di ginnastica, ecc. – Nel camerino di Zazà, nel quale si entra per una porta situata nel mezzo della scena, quasi in faccia al tavolo, sono due o tre sedie, una toletta, un paravento; e sui muri, sospesi gli abiti di Zazà. – All’alzarsi della tela la porta che dà sulla scena è aperta, e si vede Floriana che saluta mentre si sentono all’interno applausi e grida di bis. Floriana esce di nuovo, e siccome la porta resta aperta la si sente cantare la strofa della sua canzone accompagnata dal vociare della folla. – Intanto Michelin, Courtois ed un altro signore insieme a Claretta, in costume corto da concerto, vengono a sedersi al tavolo sul davanti a destra, e comandano le bibite ad Augusto. – In fondo si scorgono il pompiere di servizio che gira sorvegliando, due macchinisti e vari artisti del concerto. – Movimento continuo sulla scena. – Qua e là grossi avvisi con: «È vietato fumare», ma tutti fumano sigari e sigarette, compreso il pompiere di servizio.
FLORIANA
(cantando all’interno)
So che son capricciosa e sventatella,
che, come l’api, adoro svolazzar;
non son nata per far la monachella
e vivo sol per ridere e scherzar.
So pur che ad ogni giogo son rubella,
che in amore mi piace di cangiar,
che mi diverto ad ogni gherminella,
eppur, s’io vo’, la testa fo’ girar!
Che s’io vi fo’ l’occhietto,
mio signor,
se lancio un sorrisetto
seduttor!…
tremante, io ci scommetto,
e a’ piedi miei v’udrò
giurarmi eterno affetto
mentr’io riderò!
MICHELIN
(mentre Floriana canta)
Augusto!
AUGUSTO
(accorrendo al tavolo)
Pronti!
MICHELIN
Birra.
(poi a Claretta)
E voi, su, che prendete?
CLARETTA
Un kümmel, grazie.
COURTOIS
Io prendo una gran tazza; ho sete!
DUCLOU
(gridando mentre appare a destra)
Attenti i clowns!
(due clowns portando bizzarri strumenti musicali giungono dal fondo a sinistra e dopo aver scambiato saluti amichevoli con le persone sedute al tavolo vanno a guardarsi ad uno specchio che sarà situato sul muro di divisione nel mezzo, accanto alla porta del camerino di Zazà, e si tengono pronti ad entrare in iscena; Floriana finisce la strofa; grandi applausi, essa saluta nuovamente e si avanza verso il tavolo mentre Duclou suona il campanello elettrico per annunciare l’entrata dei clowns)
MICHELIN, COURTOIS, AUGUSTO E UN SIGNORE
(a Floriana)
Ma brava! ma brava! che successo!
FLORIANA
Stasera sono in voce.
COURTOIS
(galantemente)
Sempre!
FLORIANA
(squadrandolo con fare insolente)
Ma guarda! Adesso
divien galante! È vero che Zazà l’ha piantato!
COURTOIS
Come?
FLORIANA
Come si pianta!
(ironica)
Il mio turno è arrivato?
(salutando con affettazione)
Troppa grazia!
DUCLOU
(ai due clowns)
In iscena!
(i clowns entrano in scena suonando stonato e sono salutati da applausi; Duclou che si terrà presso alla porta che dà sulla scena, la socchiude di tanto in tanto come per guardare nella sala; e si sentono dei frammenti musicali eseguiti da istrumenti strani)
(a Floriana che si sarà seduta ed avrà ordinato da bere)
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